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La sicurezza al centro
Nella Manovra 2025 l’allungamento di un anno della detrazione con aliquota maggiorata, ma limitata all’abitazione principale, e la proroga del bonus mobili
16/10/2024 - Proroga al 2025 del bonus ristrutturazione 50% sulla prima casa, con tetto di spesa a 96.000 euro.
Lo prevede la Manovra per il 2025 approvata ieri sera dal Consiglio dei Ministri.
Il Governo ha quindi deciso di prorogare ancora per un anno il bonus ristrutturazione con aliquota maggiorata al 50% e con tetto di spesa elevato a 96.000 euro, ma di limitarlo alle sole prime case.
Senza la proroga decisa nelle scorse ore, il bonus ristrutturazione 2025 sarebbe tornato alla sua configurazione standard: aliquota al 36% e tetto di spesa a 48.000 euro; queste condizioni varranno per le seconde case.
Per le abitazioni principali, quindi, il bonus ristrutturazione 2025 guadagna ancora un anno alle condizioni più favorevoli. Con la imitazione alle sole prime case il bonus ristrutturazione 2025 ha un costo stimato di 600 milioni di euro.
Nella tarda mattinata di oggi il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti e il suo vice Maurizio Leo hanno tenuto la conferenza stampa, preannunciandone un'altra, successiva, con la presenza della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
Il viceministro Leo ha spiegato che il Governo ha deciso di prevedere per il 2025 una detrazione unica del 50% per la prima casa (confermando il 36% sulle seconde case) per mantenere il conflitto di interesse tra impresa e committente e per contrastare i fenomeni di mancata fatturazione dei lavori edili.
Per le seconde case (e per le prime dal 2026, salvo nuove proroghe), l’ultimo Decreto Superbonus ha disposto un decalage progressivo che prevede una riduzione del bonus ristrutturazione al:
- 36% dal 2025 al 2027;
- 30% dal 2028 al 2033.
Proroga al 2025 anche per il bonus mobili
Nel corso della conferenza stampa, il viceministro Leo ha annunciato ‘a sorpresa’ la proroga al 2025 anche del bonus mobili del 50%. La detrazione del 50% per l’acquisto di arredi e grandi elettrodomestici spetterà anche per le spese sostenute nel 2025.